martedì 21 luglio 2009

Social Network nel settore Food

Da quando ho aperto questo blog, con l'idea di creare un piccolo gruppo di discussione sui social network e il futuro della comuncazione trade, o b2b, sono stati in molti a scrivermi commenti e segnalarmi propri siti di carattere sociale o business. Per ogni segnalazione sono andato a vedere i siti che mi venivano proposti e ho cercato di giudicarli in maniera più distaccata possibile. Nonostante il blog sia relativamente recente, grazie a queste segnalazioni mi sono potuto fare un'idea più precisa del concetto di "social network", non solo. La definizione classica di social network ha assunto, nelle mie varie pellegrinazioni un significato via via più restrittivo, creando, nell'universo delle relazioni, dei sottogruppi che reputo importanti. Qualche anno fa, affermai che fare un convegno sui "blog" era qualcosa di complesso: essendo il blog la massima libertà di espressione dell'individuo, ognuno parla di ciò che vuole, si può al massimo studiare il fenomeno sociologico, più difficile incentrare un discorso di "comunicazione" attraverso i blog. Così oggi la penso sui social network: ha senso parlare di social network? Ogni settore sociale ha le proprie caratteristiche e molti social network generalisti, dove cioè, ognuno fa come gli pare, non riescono ha monetizzare. Il quadro sta però rapidamente cambiando: oggi i social network possono realmente fungere da strumento informativo e di business. 

L'esempio di Vinix
Un esempio lampante è dato dai siti destinati al settore Food. Come accennato anche altrove, in questo settore esistono, già oggi, alcuni siti per la ricerca di ristoranti (di tutti i tipi), come il mangione o due spaghi. Questi due siti, sono veramente validi per l'utente comune che cerca un locale, e può, grazie ai commenti della community, valutarne la qualità. nessun servizio è però offerto alle aziende che si promuovono se non la visibilità. Tra i siti che mi hanno segnalato, invece, c'è ad esempio Vinix, un social network vocato soprattutto al settore enologico, ma che si è furbamente dato come sottotitolo "wine and food social network", abbracciando così, di fatto, tutto il settore food. Oltre alla recensione dei locali, il vantaggio di questo sito è che offre una pubblicità mirata grazie a un sistema chiamato "tag advertising" che ha come obiettivo quello di posizionare la "pubblicità solo sulle pagine che parlano di argomenti attinenti a quello che vuoi promuovere", come cita la pagina di VInix. Questo sito ha, a mio modestissimo parere, almeno un paio di problemi: da una parte l'0inserimento delle schede di presentazione di un locale, possono essere fatte da tutti gli utenti, così mi è capitato di verifcare che alcuni locali, recensiti dai proprietari, sono in netta contrapposizione con i commenti (in buona sostanza ritengo che, i proprietari di un locale debbano esclusivamente compilare una scheda di presentaizione e non debbano poter esprimere giudizi su loro stessi). Dall'altra, la forma pubblicitaria proposta, per quanto mirata è esclusivamente tabellare. 
Il "business network" Foodclub
Un po' meglio, va con un nuovo sito destinato al settore: Foodclub da poco lanciato dal colosso Reed Business. Questa multinazionale è, infatti, una della maggiori case editrici b2b al mondo e ha da tempo iniziato a scandagliare il settore web come alternativa agli introiti della carta stampata. Nell'ambito del social networking ha lanciato già un paio di siti di cui uno già destinato al settore food (la brigata), ma è con questo nuovo prodotto editoriale che, a mio avviso, è stato fatto un piccolo passo avanti nel settore dei "business network". Il sito, infatti, ha un forte orientamento consumer (è possibile geolocalizzare locali e leggerne le recensioni) ma anche un anima b2b. Oltre alla possibilità di proporre il proprio pdv, il negoziante ha accesso a numerose notizie, nonché la possibilità di entrare in contatto con i propri fornitori. Questi ultimi hanno la possibilità di veder recensiti i propri prodotti e garantirsi una buona visibilità con i propri clienti finali che, essendo registrati, sono più facilmente monitorabili.
Questa è dunque la formula definitiva del business network? Personalmente ho rilevato almeno un paio di migliorie possibili del sito (non me ne vogliano i colleghi di Reed). Da una parte, infatti, i prodotti proposti dalle aziende non sono commentabili, un bel disservizio in ottica 2.0.
Certo, le aziende inserzioniste non saranno mai contente di vedere giudicato, magari, il proprio "forno per panifici", ma la forza dei social network è proprio l'interattività e quindi, la possibilità di avere un feedback dagli altri utenti. Dall'altra, un motivo di confusione può derivare dalla commistione tra la parte "professionale" e quella "pubblica". Mi spiego. Nel 99% dei casi, il navigatore internet entrerà nel sito con una landing page di prodotto o di un locale. Se trova l'informazione cercata a questo punto vorrà navigare il sito, ma rischia di trovare tante informazioni che non sono di suo interesse. Il navigatore professionle, invece, si presuppone (forza del commerciale) che affettui la registrazione al sito ed effettui il log-in ogni volta che arriva sul sito, un po' come avviene con linked-in o facebook. In questo caso però, una volta entrato, ha accesso alle stesse informazioni che aveva prima (salvo la possibilità di fare domande o essere interattivo per commenti e altre funzioni), un po' poco.
Il futuro dei social network?
Ho citato questi due siti (e ne ho espresso qualche commento ovviamete opinabile e personale) per un motivo sostanziale, che poi è la base del ragionamento che mi preme. Molti siti e social network si stanno specializzando, e in ogni settore si stanno migliorando delle formule di aggregazione tramite network. Ma solo prendendo il caso in esame, il settore Food, si può facilmente notare come esistano già vari social network (ce ne sarebbero da citare anche altri) oltre che siti di vendita diretta (vedi, ad esempio, Egnam) probabilmente destinati a fondersi in uniche entità che faranno tutto. La forza di un social netwrok, tuttavia, è proprio data dal numero di iscritti, e questi setttori, come il food, hanno numeri basi di utenti professionali (almeno se comparati con le logiche internet di eCPM ed eCPC). Non solo, mentre a livello cartaceo è possibile segmentare il mercato tra più editori (un ristorante può rivcevere anche 6 o 7 riviste e magari sfogliarle tutte) difficilmente si è attivi su più di un social network (o almeno, si può essere presenti su tutti ma attivi su uno) e gli introiti pubblicitiari possono essere realizzati solo se c'è una relativa atività sul sito.
In buon asostanza il problema credo che la guerra tra social network specializzati sia destinata a crescere rapidamente nel breve periodo e che, con il passare del tempo, forse, gli editori riconsquisteranno una buona fetta di mercato.

 Aggiornamento 7/7/2010
Mi segnalano oggi il nuovo social network Geomercato un nuovo social network destinato all'acquisto di prodotti a chilometri zero. Si tratta di una iniziativa chiaramente B2C ma che può creare una buona sinergia tra i produttori. Un bell'esempio che speriamo dia i suoi frutti.

5 commenti:

  1. Ciao. Ci sono due errori nella tua descrizione di vinix:

    a) è vero che tecnicamente chiunque può inserire una recensione di un vino o di un ristorante, compreso il produttore e il ristoratore per i propri vini o per il proprio ristorante ma di fatto tale attività è inutile per due motivi: da un lato è vietato dalle regole del network (http://www.vinix.it/help.php) dall'altro tali recensioni sono immediatamente rimosse dagli amministratori.

    b) la pubblicità di cui parli è estremamente innovativa, non si tratta di semplice abbinamento al contenuto di una pagina poiché l'abbinamento tra annuncio e contenuto viene effettuata attraverso i tag e quindi tramite un'associazione di tipo semantico, sul significato di un intero contenuto e per parole paradossalmente anche non necessariamente contenute nel contenuto stesso. Inoltre non si tratta di semplice pubblicità tabellare perchè i tag ads di vinix hanno anche altre funzioni come per esempio quella di poter aggiungere l'inserzionista (membro del network) ai propri contatti e potergli così inviare messaggi privati direttamente.

    La piattaforma inoltre include un sistema di gestione di blogging personalizzato, messaggistica privata, integrazione con le mappe di google sia a livello individuale che a livello generale, gestione album fotografici, inserimento video e annunci, profili premium con particolari vantaggi (tra cui per es. la doppia lingua automatica del profilo), statistiche personali sull'analisi "sociale" dei contenuti pubblicati come letture, commenti, ecc.

    Ciao, Fil.

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  2. Ciao Filippo,
    grazie mille per le precisazioni! Diciamo che io ho analizzato il sito da "visitatore". Trovo comunque interessante ogni precisazione.
    grazie Tommaso

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  3. Ciao Samot,
    visto che ti interesse di social network e in particolare quelli nel settore Food, ti vorrei segnalare un progetto nascente, MadeinKitchenTV,http://beta.madeinkitchen.tv lanciato pochi giorni fa in versione beta, vedrà la luce nella versione più completa a settembre.

    Questo SN nasce con l'intento di creare uno spazio virtuale di condivisione di esperienze legate dal food, ricette, risoranti, commenti ai libri, consiglio di nutrizione e raggruppare tutti i FoodLovers del web. E' nato inizialmente il blog www.madeinkitchen.tv attorno al quale si sono riuniti i foodbloggers italiani, scambiandosi ricette, consigli e news ed ora è partito il Social Network.
    Nella versione ufficiale ci sarà spazio anche per le aziende, non solo ristoratori ma anche aziende produttrici, catering e scuole di cucina. Commenti, profili e contenuti sempre commentabili, in un'ottica di scambio e condivisione.
    Fai un giro e poi fammi sapere che ne pensi.
    Un saluto!!

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  4. Piccola precisazione su http://www.egnam.it non si tratta solo di un sito di vendita diretta, ma del primo polo fieristico online. L'idea è quella di proporsi come la più grande fiera italiana esistente in grado di far riscoprire i sapori della tradizione enogastronomica italiana.

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  5. @giulia: grazie mille per la segnalazione, appena ho un minuto (ho sempre le riviste da mandare avanti) mi dedico con attenzione al sito, anche se, già a una prima occhiata mi sembra molto interessante!

    @egnam: chiedo scusa anche a voi per la definizione non proprio felice, il mio intento era quello di analizzare le opportunità b2b dei vari siti e forse sono stato un po' superficiale nelle analisi generali. Grazie comunque per tutte le precisazioni.

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